Trovare lavoro a quarantanni

Trovare lavoro quando non si è più giovani

Sicuramente ci avrete fatto caso anche voi: se cercate lavoro dopo i trenta anni le possibilità  si restringono di molto. Se avete compiuto 40 anni o vi avvicinate ai 50, non vi rispondono nemmeno.
Anche il mondo della politica volge le sue attenzioni ai giovani, concedendo agevolazioni per le aziende che assumono e sgravi fiscali vari.


In effetti la disoccupazione giovanile in Italia è vicina al 40% e in certe regioni, supera abbondantemente il 50%
Allora si pone il problema  di chi è più giusto tutelare. Le risorse non sono tante e quindi sembra d’ obbligo fare una scelta.
Un giovane ventenne che ha ancora tutta la vita d’ avanti o un “vecchio” cinquantenne che davanti ha solo un pezzo di vita?
Magari il giovane ha ancora tutte le energie per cercare la sua strada, in Italia o all’ estero.
Magari ha ancora la fora di studiare e formarsi. Magari vive ancora a casa dei genitori ( sembra che si arrivi di media alla tenera età di 35 anni) e quindi non ha necessità incombenti dal punto di vista economico.
Prendete invece un quarantenne o un cinquantenne che magari ha perso il lavoro e ha a suo corico una famiglia da sostenere, un mutuo da pagare e spese varie.

Credo che quando si vuole aiutare qualcuno e ci sono poche risorse, sia necessario avere delle priorità.
Credo anche che sia lampante lo stato di necessità in cui versa un ultra quarantenne  senza lavoro rispetto a una persona di gran lunga più giovane.

Ma se è così chiaro, perchè lo stato non agevola l’assunzione di questa categoria di mezza età piuttosto che dei giovani?  Magari un cinquantenne senza lavoro ha anche dei figli di 20-25 anni da mantenere.
Forse sono pochi il milione di persone da i 35 e i 49 anni che sono senza lavoro?
O non colpisce nessuno che solo nell’ultimo anno questa fascia di età ha perso 250.000 posti di lavoro?
E’ proprio nell’ età di mezzo che si concentra il maggior numero di disoccupati: 1 milione e 41mila a marzo 2018. È la fascia in cui in termini percentuali è più aumentata la disoccupazione: +3,4% in un anno.
Tra i 35-49enni si raduna anche il maggior numero di disoccupati di lunga durata: 942mila sono alla ricerca di un lavoro da più di un anno. Quasi un terzo del totale dei disoccupati italiani.

Me lo sono sempre chiesto ma non credo che arriveranno risposte in questo senso.
Qualcuno dirà che ci sono sussidi o cose del genere, ma, anche se ci fossero, non credo che siano sostituti degni di un posto di lavoro, sia dal punto di vista economico sia da quello della dignità della persona.

Allora cari quarantenni, cinquantenni e sessantenni non ancora in età di pensione ( forse voi ancora riuscirete a prendere qualcosa se superate i 60 anni!)  cosa potete fare?
Come cercare lavoro a quarantanni o cinquantanni?

Sempre dalle statistiche ISTAT, si desume che a differenza di altre  fasce di età,  tra questa generazione di mezzo ci sono pochissimi inattivi. I quarantenni e cinquantenni disoccupati, sono cioè persone che il lavoro lo cercano.
Hanno ancora la speranza di ricollocarsi in qualche modo e ritornare a contare qualcosa per la società, per se stessi e per la propria famiglia.

Quella del disoccupato è una condizione particolare che sfocia spesso,se prolungata, in uno stato depressivo sempre più debilitante.
E questo succede soprattutto alla generazione di mezzaetà, quella che vede assottigliarsi la possibilità di raggiungere i sogni che avevano da giovani.

Spegnere i sogni è quanto di più deleterio possa succedere nella mente di un uomo.

Quindi probabilmente è necessaria una azione congiunta del popolo di mezzaetà per avere la giusta attenzione dalla classe politica e i giusti aiuti dal mondo economico.

Io non sono mai stato dipendente di qualcuno e quindi credo di non capire fino in fondo la condizione di chi viene licenziato o per qualsiasi motivo si trova senza lavoro.
Capisco però cosa possa significare non riuscire ad arrivare a fine mese.
Non avere i soldi per pagare le bollette e le tasse, gli studi per i figli, la macchina e tutto ciò che richiede soldi per poter essere realizzato.

Sono situazioni difficili che tutti o quasi abbiamo vissuto.
Purtroppo un dipendente che si trova di punto in bianco disoccupato deve affrontare delle situazioni completamente nuove a cui non è abituato.
Un imprenditore forse ha vissuto  fasi differenti di grandi entrate e di forti perdite, di  vittorie e fallimenti e quindi sa che ogni volta deve ricominciare da capo e spesso da zero.
Uno che ha sempre fatto il dipendente  non sa da che parte girarsi e trascorre il suo tempo nel cercare un posto di lavoro come dipendente. L’ unico che conosce e che in gioventù magari aveva scelto perchè sicuro.
Ma come abbiamo visto, se qualcosa dall’alto non cambia, è difficilissimo dopo una certa età essere assunti come dipendenti nel mondo privato e tanto meno in quello pubblico.

Ma allora cosa deve fare un quarantenne o cinquantenne che perde lavoro?

Continuare a cercare, sicuramente, nel mondo che conosce, in quello dove ha sempre lavorato.
Però nel frattempo costruirsi delle valide alternative, magari formandosi e acquisendo nuove competenze in quelli che sono i lavori più richiesti del momento.
Non è mai tardi per diventare qualcun altro!  magari avete sempre avuto delle passioni e delle qualità particolari che non avete mai messo in mostra; avete abilità pratiche o artistiche e non le avete mai fatte fruttare.

Un quarantenne o un cinquantenne può non avere  la “freschezza” mentale o le energie di un ventenne,ma ha vissuto qualche decade in più che gli ha permesso di accumulare esperienze preziose.che mai un ventenne potrà avere. Sentimenti, senso di responsabilità, senso di appartenenza, paternità, maternità, e tante altre cose che un giovanissimo nemmeno può immaginare.

Oggi,nonostante la nostra, quella dei cinquantenni, sia probabilmente considerata da noi stessi, la generazione più sfigata dell’ultimo secolo, abbiamo delle grandi possibilità di ripresa che prima potevamo solo sognare.
Quelli che erano o sono i sogni di tanti di noi oggi si possono realizzare con un minimo investimento in formazione e in passione e determinazione.

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Io ho la fortuna di credere nella PROVVIDENZA  e la Grazia di avere una grande FEDE
Posso garantire che aiuta, soprattutto nei momenti più complicati della nostra vita.

Inoltre, nel mondo materiale ho la consapevolezza che ogni giorno è un altro giorno e che già domani possiamo riprendere in mano la nostra vita.

 

 

 

Andrea Serra

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