Il mio angolo di Paradiso!
Santa Caterina di Pittinuri, frazione marina di Cuglieri, è il mio buon rifugio. Non perchè abbia già tirato i remi in barca alla “tenera” età di 53 anni, ma perchè qui trascorro diversi mesi, da Luglio a Ottobre, ogni anno ormai da 25 anni.
Non è il luogo in cui sono cresciuto, ma, a questo punto è il posto in cui ho trascorso metà della mia vita.
E’ qui che ho passato gli anni più belli con Francesca e la sua famiglia ed è quei che mi piacerebbe investire tempo, risparmi ed energie nei prossimi anni in vista della “vecchiaia”.
La zona di Santa Caterina di Pittinuri, così come la vicina frazione di
S’Archittu, sono infatti tra i posti più belli della Costa dell’ Oristanese, la parte forse meno conosciuta di tutta la Sardegna.
In realtà sto parlando di un luogo incantato dove i monti arrivano direttamente sulle acque azzurre del bellissimo mare sardo.
Come in poche altre zone della Sardegna, nel territorio di Cuglieri troviamo infatti delle bellissime spiagge e delle alte scogliere; troviamo monti ricchi di flora e fauna tipiche delle isole del Mediterraneo.
In questa zona ricche sono le impronte del glorioso passato dell’ Isola; decine di Nuraghi, Tombe dei giganti, Case delle Fate…
Cuglieri stesso è un borgo dall’ illustre passato, ricco di storia e di tradizioni legate spesso alla Chiesa e alla vita agreste.
Negli ultimi anni si sta sviluppando un turismo “lento”, oserei dire di classe. Un turismo esperienziale legato non più alla stagione estiva, quanto invece alla stagionalità della campagna.
Ecco che arriva gente da tutto il Mondo per assistere alla vendemmia o alla raccolta delle ulive e alla produzione dell’ olio.
E poi ci sono quelli che amano la caccia e quelli che arrivano nel periodo dei funghi; e il periodo di Natale? Quello di Pasqua con la Settimana Santa?
Insomma, è vero che questi piccoli paesi hanno sofferto per anni il dramma dello spopolamento, ma è anche vero che adesso c’è un risveglio importante e una ricerca sempre più frequente delle “belle cose” della vita.
Tra le altre cose, nel territorio di Cuglieri, tra Santa Caterina, Torre del Pozzo e S’Archittu, troviamo i resti di Cornus, nei secoli passati importante centro della zona, fondata nel VI secolo A.C. dai Punici, cresciuta con i Cartaginesi e arrivata ai fasti delle grandi città romane dopo la sconfitta di Ampiscora, eroe locale che proprio qui si scontrò con l’ esercito Romano in una battaglia epica.
Santa Caterina, quindi, non solo mare e natura, ma anche tanta Storia e Cultura; tutto ciò che può rendere felice chiunque non miri al puro divertimento dei locali notturni della Costa Smeralda, per rimanere in Sardegna, ma che ama la natura, la storia, l’ arte, la cultura, da vivere nella tranquillità di un piccolo borgo e di una territorio ancora poco frequentato dai grandi flussi turistici che ogni anno prendono d’assalto la Sardegna.
Io ne ho fatto il mio rifugio per tuti questi motivi e per altri che sono più difficili da spiegare; si tratta infatti di sensazioni e di sentimenti.
Avere la fortuna di essere svegliato dai canti degli uccellini, alzarsi all’ alba e vedere dalla finestra il sole che spunta dietro alle vicine montagne verdi; tuffarsi in mare quando c’è troppo caldo, assistere allo spettacolo del tramonto col sole sempre più rosso che si immerge nel blu del mare, a Ovest; lavorare col suono dei campanacci delle pecorelle e addormentarsi col concerto dei grilli e delle cicale.
in un posto meraviglioso come questo è facile ammirare le meraviglie del Creato, conoscere persone semplici e attaccate alla propria terra; qui ancora le mezze stagioni esistono e non è un luogo comune al contrario.
L’ estate, sempre più lunga e calda consente ancora di dormire sonni tranquilli col le fresche notti; l’ autunno arriva con le piogge a colorare i boschi; l’ inverno è sempre rigido e qualche volta regala spruzzate di bianca neve. E poi l’ esplosione della Primavera a deliziare la vista e l’ olfatto con i magnifici fuori selvatici e il rinascere della vita nei giardini e nella campagna circostante.
Qui, come da bambino con mio padre, è ancora possibile fare l’ orto, raccogliere la frutta, trovare cicoria e bietole selvatiche, andare a cercare lumache, asparagi e funghi; andare a pesca.
Insomma questo per me è il Paradiso in Terra.